Postazione Astro fotografica
Osservatorio
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a cura di Andrea Peretti e Marco Rigo |
La necessità o la voglia di creare una casa per la nostra strumentazione può nascere principalmente da due motivazioni: • Avere la nostra strumentazione pronta e disponibile in ogni momento e in tempo brevissimo • Delocalizzare la nostra strumentazione per sfruttare un cielo migliore riprendendo in remoto da casa In entrambi i casi è fondamentale realizzare una soluzione affidabile e sicura che sfrutti ogni momento di cielo sereno senza mettere a rischio la nostra strumentazione. |
Tetto scorrevole Questa soluzione ha il pregio di essere facilmente realizzabile anche con risorse personali costruendo da soli il proprio osservatorio, ha lo svantaggio di richiedere un margine di sicurezza elevato per garantire la chiusura senza rovinare la strumentazione, il tetto deve essere azionato solo se la montatura è parcheggiata. | Cupola Utilizzando la cupola si può chiudere lo sportello in ogni momento senza avere la certezza del park, è più complessa da costruire rispetto al tetto scorrevole e le soluzioni commerciali sono abbastanza costose. | La nostra soluzione La soluzione che abbiamo scelto è quella di utilizzare un tetto scorrevole autocostruito. La postazione è realizzata in materiale fonoassorbente e ignifugo, venduto in lastre da 3 metri x 1 metro ed ha uno spessore di 50 mm. La casetta è stata realizzata con le dimensioni di 2 metri X 3 metri con un tetto scorrevole dotato di ruote in nylon alloggiate in un ferro a “C” che funge da rotaia per le ruote. L’azionamento avviene tramite un motore per cancello scorrevole marca FAAC modello 740. Il motore è stato montato in posizione capovolta e la cremagliera è stata fissata al tetto. | ||
La preparazione e l'installazione |
Elettronica per automazione Una volta terminati i lavori di carpenteria per la creazione della struttura e terminato di montare il motore bisogna iniziare a pensare a come automatizzare il tutto. Anche in questo caso abbiamo a disposizione molte soluzioni, possiamo prendere in considerazione pacchetti commerciali appositamente studiati per astronomia, possiamo scegliere una scheda commerciale e realizzare da noi l’integrazione con i software di astronomia o sfruttare progetti Arduino. |
POPOLIAMO IL NOSTRO OSSERVATORIO AUTOMATIZZATO Finita la struttura, risolti tutti i problemi di infiltrazione di pioggia e neve, realizzato il programma per automazione dei movimenti del tetto; ora possiamo popolare l’osservatorio con la nostra strumentazione (se non lo abbiamo già fatto). |
La montatura EQ8 è stata posizionata su una robusta colonna realizzata con un tubo di ferro e ancorata a terra con 4 tiranti per ridurre al minimo i tempi di assestamento da vibrazioni. Rifrattore 1 Lo strumento principale è un rifrattore 130/900 con spianatore 1X. Su questo rifrattore si riprende con una camera CMOS ASI 1600 MM PRO con filtri in banda stretta e banda larga OPTOLONG. Rifrattore 2 In parallelo allo strumento principale trova posto un rifrattore 71Q 70/350. Su questo rifrattore si riprende con una camera CMOS ASI 1600 a colori raffreddata. Entrambi i tubi hanno un tappo Tecnocap2 Tecnosky e una motorizzazione per focheggiatore Seletek Armadillo. L’autoguida avviene tramite una guida fuori asse e una camera guida ASI 120 mini |
Per completare il tutto serve un sistema di monitoraggio meteo e la nostra scelta è stata il sistema AAG Cloudwatcher per il monitoraggio in continuo dello stato del cielo. Grazie a AAG è possibile sapere se il cielo è nuvoloso o se sta piovendo, evitando di aprire inutilmente il tetto o di mettere a rischio pioggia la nostra strumentazione. |
ENTRIAMO NEL VIVO DELL’AUTOMAZIONE Ora che abbiamo un osservatorio a tetto scorrevole, una montatura con i telescopi e le camere di ripresa, una sistema di apertura automatico; non ci resta che collegare il tutto ad un PC ed installare una serie di software che ci permettano di far funzionare l’osservatorio in modo sicuro ed automatico. VOYAGER Il software per l’automazione che è stato scelto è Voyager. Voyager rappresenta una soluzione all in one per la gestione delle riprese astrofotografiche. Con un solo programma è possibile gestire il puntamento con plate solving, la messa a fuoco, la ripresa delle immagini, la gestione del meridiano, gli avvisi sullo stato delle operazioni e chiusura automatica del tetto a fine sessione. Tutte queste operazioni vengono gestite in totale sicurezza tutelando la strumentazione e proteggendo l’attrezzatura. Attraverso l’uso del potente strumento Drag Script messo a disposizione da Voyager è possibile configurare in modo capillare l’automazione della sessione di ripresa. |
TIRIAMO LE SOMME In due anni di lavoro, grazie all’intervento di alcuni soci,
al patrocinio del comune di Ferrara di Monte Baldo e alla sponsorizzazione di
Astrottica; è stata creata una postazione automatica di ripresa
astrofotografica in grado di catturare i fotoni di un oggetto deep sky per
molti giorni consecutivi in modo preciso e sicuro.
L’Osservatorio del Monte Baldo e Il Circolo Astrofili
Veronesi si sono dotati di uno strumento invidiato da ogni astrofotografo |