News2013
Finalmente sono arrivate le conferme per la nuova scoperta fatta in Osservatorio Astronomico Monte Baldo. L'Osservatorio di Asiago ha confermato la natura della supernova, classificandola di tipo Ic, vicino alla sua fase massima . Una delle più rare, appartenente ad una categoria di esplosioni stellari molto interessanti in quanto nelle righe dello spettro non compaiono idrogeno ed elio. Infatti questo tipo di supernova avvengono per un collasso di una stella super massiccia che ha perso nei suoi strati più esterni l’idrogeno e l’elio prima della sua esplosione. Proprio stamane, invece, è arrivata la conferma da parte dell'Unione Astronomica Internazionale con un telegramma elettronico CBET003647 dove viene ufficializzata la scoperta della supernova chiamata SN_2013ff. In questo montaggio, la galassia ospite NGC2748 fotografata dal telescopio spaziale Hubble dove abbiamo inserito la supernova scoperta da Raffaele e Flavio. La supernova dimenticata, perché al momento della scoperta era visibile già da alcuni giorni, e nessuno l'aveva ancora notata. Un caso eccezionale, vista la concorrenza del campo dei ricercatori di supernova.
La notte di Venerdì 19 Luglio presso l’Osservatorio Astronomico del Monte Baldo è stato ripreso l’asteroide “2003 DZ15”. Le misure sono state inviate al Minor Planet che ha provveduto ad inserirle nell’Elettronic Circulars: MPEC 2013-O29 : 2003 DZ15 Observer details: 461 University of Szeged, Piszkesteto Stn. (Konkoly). Observer G. Hodosan. Measurer K. Sarneczky. 0.60-m Schmidt + CCD. A99 Osservatorio del Monte Baldo. Observer G. Rocca. Measurer F. Castellani. 0.4-m f/8 Ritchey-Chretien + CCD. F51 Pan-STARRS 1, Haleakala. Observers N. Primak, A. Schultz, T. Goggia, K. Chambers. Measurer PS1 Science Consortium. 1.8-m Ritchey-Chretien
Scoperto dieci anni fa è stato avvistato il 19 Luglio dai sofisticati sistemi di osservazione e sorveglianza dello spazio del Pan-Starrs (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System) gestito dall’università della Hawaii e immediatamente dopo dall’Osservatorio Astronomico del Monte Baldo.
Il suo diametro non supera i 150 metri e passerà “vicino” alla Terra nella notte tra il 29 e il 30 Luglio. Non ci sarà nessun pericolo per il nostro pianeta visto che la minima distanza sarà di 3,5 milioni di chilometri. L'asteroide viene costantemente tenuto sotto controllo anche dall’osservatorio veronese. Il suo prossimo passaggio avverrà fra 10 anni.
In occasione del XII Meeting Nazionale di ANS Collaboration (Asiago Astronomical Observatory and Photometry of Symbiotic Stars), tenuto il 26 Maggio scorso a Trieste, l'Osservatorio ha presentato ufficialmente il progetto "O.M.B.R.A." (Osservatorio Monte Baldo Remote Astronomy). Si tratta di un laboratorio didattico di astronomia in remoto. Inoltre al meeting sono stati presentati i risultati del progetto pilota di questa attività svoltosi tra Settembre 2012 e Gennaio 2013.
L'obiettivo è quello di trovare, in un gruppo di stelle nella costellazione dell'Acquario, alcune stelle variabili di tipo RR LYR. L'attività è stata prevalentemente eseguita dalla studentessa Anna Bellamoli (Liceo Scientifico G. Galilei - Verona) coaudiuvata dai tutor Flavio Castellani (Direttore Osservatorio Monte Baldo), Raffaele Belligoli (Operatore Osservatorio Monte Baldo) e dal prof. Francesco de Sabata (Liceo G.Galilei e Operatore Osservatorio Monte Baldo).
Il progetto OMBRApartirà ufficialmente nella stagione scolastica 2013-2014 ed è aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori che vogliono misurarsi su questa disciplina scientifica.
L'asteroide NEO (Near-Earth Object) “2012 DA14”, scoperto dall'Osservatorio astronomico di Maiorca il 23 febbraio 2012, è stato puntuale. Ha fatto capolino tra tante dispettose nubi che fortunatamente non sono riuscite a inficiare le riprese fatte Ieri sera all’Osservatorio Astronomico del Monte Baldo e che si sono protratte dalle 20.30 alle 24.00. Le riprese sono state fatte con lo strumento principale, il telescopio Ritchey Chretien, che è installato nella cupola dell’osservatorio.
L'asteroide con un diametro di circa 50 metri e una massa stimata intorno alle 130.000 tonnellate è passato a 27.700 Km. dalla Terra, ben al di sotto delle orbite dei satelliti geostazionari che si trovano a 35.800 Km. E' stato sicuramente uno dei passaggi più ravvicinati di un asteroide al nostro pianeta, il quale resterà nel sistema Terra-Luna fino al 16 Febbraio. Sarà solo un arrivederci perché sono previsti altri incontri ravvicinati con il nostro pianeta, come ad esempio nel 2026. Questo perché l'orbita dell'asteroide intorno al Sole e' piuttosto simile a quella della Terra il che fa si che i passaggi di questo oggetto siano sempre molto vicini alla nostra orbita. La sua velocità, data la sua vicinanza, è stata circa cento volte più veloce di qualsiasi altro asteroide, ed ha attraversato il cielo da Est verso Nord così velocemente che copriva un diametro lunare in 45 secondi. Durante il massimo avvicinamento ha brillato come una stella di sesta/settima magnitudine, non abbastanza per farsi vedere ad occhio nudo. Guarda l'animazione...